Il Palio del Niballo era una tipica manifestazione medievale in cui i cavalieri si cimentavano in tornei per far valere la loro abilità nel cavalcare e nel gareggiare con la lancia. 

Durante la Signoria dei Manfredi i tornei assunsero grandissimo valore tanto che le loro regole vennero codificate negli Statuti Faentini del 1410. 
I tornei in quell'epoca venivano eseguiti nel giorno delle festività di San Pietro e nelle festività dell'Assunta. 
Questa tradizione si protrasse nei secoli con alterne vicende fino ai nostri giorni, in cui il torneo ha assunto una nuova forma di gara meno violenta e più folkloristica.

 


La manifestazione odierna del Palio si svolge ogni anno nella quarta domenica di giugno presso lo stadio comunale e vede in lizza i cavalieri dei cinque rioni faentini : il Rione Bianco, il Rione Giallo, il Rione Nero, il Rione Rosso e il Rione Verde per aggiudicarsi l'ambito drappo del Palio.
 
Il torneo viene preceduto da un imponente corteo storico , che parte dalle varie sedi rionali e confluisce in Piazza per il bando del Niballo.
Il corteo è composto da nobili e nobildonne, da dame e cavalieri delle casate più nobili dei rioni, i quali sfilano, facendo sfoggio dei ricchissimi e variopinti costumi medievali.

 



La settimana prima del Palio riveste un ruolo di preparazione; in questo periodo ogni Rione fa a gara con gli altri quattro nel preparare feste, giochi e cene medievali per i propri rionali e per la cittadinanza tutta. 
La settimana si conclude con la cena propiziatoria, cena a base di cibi tipici del medioevo presieduta dalle autorità rionali e cittadine. 
Infine nel terzo sabato e nella terza domenica di giugno si svolgono nella suggestiva Piazza del Popolo le gare delle bandiere, dove gli sbandieratori faentini, conosciuti in campo nazionale e internazionale, mostrano al pubblico la loro abilità e destrezza nell'arte dello sbandierare.

 



 

 

La corsa del Palio si svolge presso lo stadio comunale gremito di gente e di tifosi rionali i quali fanno il tifo per il cavaliere del loro Rione. 
I cinque cavalieri appartenenti ai cinque Rioni faentini si misurano su una distanza di 200 metri e gareggiano sfidandosi a turno.
Si inizia con la sfida del cavaliere, rappresentante del Rione ultimo classificato nel Palio precedente, ai quattro cavalieri dei Rioni avversari; la stessa sfida lanciano poi gli altri quatto cavalieri, così da arrivare ad un totale di 20 incontri.

 

 

I RIONI DI FAENZA

VERDE


BIANCO


GIALLO


NERO


ROSSO


I cavalieri scendono in campo due alla volta, chiamati dal Magistrato, e si sistemano dentro appositi stalli di partenza. Al segnale del Magistrato di gara i due primi sfidanti partono al gran galoppo e, facendo un percorso a ferro di cavallo, devono colpire entrambi con la lancia dei bersagli mobili dal diametro di 8 centimetri posti sulle estremità delle braccia del Niballo
Chi colpisce per primo il bersaglio si aggiudica uno scudo del Rione avversario, che viene issato sulla tribuna del proprio Rione.
Il Rione che totalizza più scudi vince il Palio, un vessillo in stoffa, il secondo classificato la Porchetta e il terzo il Gallo e l'Aglio. 
La competizione si conclude con un corteo che si snoda lungo le vie cittadine e porta i rionali nei loro Rioni, dove si festeggia l'ambita vittoria o si fanno progetti per il prossimo palio. 


Foto Palio del Niballo 2007
niba
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