VINCENZO BELMONTE


 

I N T R O D U Z I O N E

ESCILo Skanderbeku i pafan è tra le opere del De Rada sicuramente la più vasta, ma anche la meno studiata, a motivo sia della mole che della complessità concettuale e linguistica.
Non mi sarei mai sognato di intraprendere l’edizione critica e la traduzione italiana del poema senza l’incoraggiamento e il sostegno della dottrina linguistica del prof. Francesco Altimari, titolare della Cattedra di Lingua e letteratura albanese presso l’Università della Calabria, il quale mi ha fornito una guida sicura dissipando innumerevoli dubbi, ma lasciandomi del resto piena libertà di decisione.
Di conseguenza le scelte operate rientrano per intero nella mia responsabilità.
D’altronde si tratta di un’opera che sfugge agli schemi comuni per la presenza, tra l’altro, di peculiari caratteristiche nell’uso dell’ablativo e in alcune forme di participio presente, participio futuro, gerundio, gerundivo e infinito che non hanno riscontro nei più antichi scrittori dell’Albania.
Mi sono trovato quindi nella necessità di prendere in ogni caso posizione e formulare ipotesi che senza nessuna pretesa di definitività ambiscono solo a porre sul tappeto problemi nuovi e a sollecitare nuovi orientamenti.
Le scelte ortografiche non coincidenti con le norme ormai da tempo codificate dell’albanese standard si giustificano solo in quanto mirano a rendere più perspicuo un testo quanto mai arduo. Esse per nessuna ragione possono considerarsi trasferibili al di fuori dell’ambito in questione.
Non si sorprenda il lettore per le imprecisioni di carattere storico e geografico in cui si imbatterà e che spesso sono dal De Rada volutamente inserite nel grandioso affresco il cui fine primario è quello di rappresentare lo spirito di un’epoca e, attraverso questo, le situazioni senza tempo proprie della condizione umana e l’aspirazione al trascendente, espressa in maniera mirabile nel verso che corona il poema: volare al di là delle ore.

2 febbraio 2004

Vincenzo Belmonte

 


 

Il CD-ROM contiene il poema albanese del De Rada e la traduzione del prof. Belmonte, che potete richiedere direttamente all'autore.
Vincenzo Belmonte Via Gullo, 93 - 87065 Corigliano Calabro - E_mail: yll@libero.it


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