IL CASTAGNO

 

castagnoDESCRIZIONE

Alto fino a 25 m, ha una chioma espansa e rotondeggiante.
Nei vecchi esemplari il tronco diventa possente e può raggiungere i 10 m di circonferenza.
Nei giovani tronchi la corteccia è grigio piombo, liscia e lucente; dopo diviene spessa e rugosa e profondamente solcata in verticale.
Possiede delle foglie lunghe da 10 a 20 cm, sono decidue, lanceolate, di colore verde scuro, lucide nella parte superiore e verde chiaro in quella inferiore. Sono tipicamente incise al margine con denti acuti e profondi.
La pianta è monoica: i fiori femminili fanno da base ad alcune spighe alla cui estremità si trovano i fiori maschili.
Questi sono piuttosto profumati e di color bianco crema; quelli femminili si uniscono in gruppi da 2 o 3 circondati da brattee verdi che con l'andar del tempo si trasformano nei caratteristici ricci spinosi contenenti le castagne. Questi frutti sono acheni con buccia bruno-scura, contenenti due cotiledoni bianchi; maturano in ottobre.

HABITAT

E' una pianta eliofila, cioè amante della luce, e vive in boschi di latifoglie.
Ha caratteri submediterranei perché è diffusa dal mare fino a 900 m di quota e cresce in suoli acidi.
In Europa è accompagnata dal Rovere, dal Cerro e diverse specie di pini.

USI

Il frutto, la castagna, è commestibile: ricca di amidi e di zuccheri, è nutriente e digeribile e ha costituito, fino ad alcuni decenni fa, l'alimento base delle popolazioni rurali di zone collinari e montane, in inverno.
Le castagne vengono utilizzate fresche, secche, ridotte in farina.
L'industria dolciaria le usa per marmellate e "marrons glacés".
Il legno semiduro viene impiegato per mobili e soprattutto nell'industria trabearia.