IL GUFO

 

DESCRIZIONE

La testa è provvista di pennacchi, è allungata e non rotonda, come è invece quella dell'allocco; ha striature ventrali a forma di croce.
Le sue dimensioni sono: lunghezza 35-39 cm, peso 250g (f) - 300g (m), ala da 28 a 32 cm, apertura alare 85 - 100 cm, becco 2,5 - 2,8 cm, torso 3,5 - 4 cm, coda 13,2 - 15,3 cm.


HABITAT

Vive in boschi sia di caducifoglie, sia di conifere, fino a 1500 m di quota. Raro nella macchia di tipo mediterraneo.

 


ALIMENTAZIONE

Il rapace notturno resta immobile sul posatoio, intanto ascolta dei suoni prodotti dai roditori, mentre si spostano o rosicchiano il cibo. Nella più assoluta oscurità, esso riesce a localizzare la preda. Normalmente localizzati i roditori con l'udito, il rapace cerca di stabilirne la posizione. La visione stereoscopica gli permette di valutare esattamente la distanza che lo separa dalla preda. Una volta stabilita la posizione della preda, si lancia verso di essa con potenti e profondi battiti d'ala, che si esauriscono in una planata ad ali socchiuse. La struttura del piumaggio rende il volo estremamente silenzioso. Nella caduta si chiudono gli artigli per catturare le prede piccole. Il gufo si nutre soprattutto di roditori, ma anche di piccoli passeriformi e di insetti.


 

RIPRODUZIONE

Nidifica nei nidi di altri uccelli, in particolare di corvidi. L'accoppiamento avviene fra febbraio e marzo e vengono deposte 4/5 uova, che restano in incubazione 25/30 giorni. I piccoli vengono allevati per circa un mese.


 

CURIOSITA'

Poiché i rapaci notturni sono alquanto fedeli ai loro posatoi, è possibile, sotto vecchi alberi, rocce o rovine, trovare accumuli di borre in grande quantità, dalle quali è possibile ricavare informazioni sull'alimentazione di questi rapaci. Infatti le borre hanno l'aspetto di pallottole scure composte dai resti indigeribili (pelo, ossa, ecc.) delle prede. Si formano nella parte anteriore dello stomaco e vengono espulse dalla bocca.