LA VIPERA

 

DESCRIZIONE

Le caratteristiche morfologiche più evidenti delle vipere sono il capo piatto triangolare e ben distinto dal resto del corpo, la pupilla ellittica verticale, il corpo massiccio e forte che finisce con una coda corta e bruscamente ristretta.
L'apice del muso è più o meno ricurvo verso l'alto.
Le placche del capo sono di regola piccole e irregolari; ci sono due serie di placche triangolari.
Le parti superiori possono essere grigie, brune, rossastre, nere, ecc..., con barre trasversali o macchie circolari nella regione medio dorsale.
La livrea dei maschi è più marcata di quella delle femmine.


HABITAT

Vive dal livello del mare fino a quasi 3000 m.
I serpenti vivono in spazi vitali costituiti da un settore abituale e da uno occasionale. Riposano abitualmente nelle cavità degli alberi, in buche nel terreno, alla base di tronchi oppure d'arbusti, in fenditure rocciose sotto pietre, anche se isolate, tra la fitta e bassa vegetazione rivierasca, nei muretti. I serpenti svernano in tane abbandonate di roditori situate in località poste al sicuro da pietre più o meno ricoperte d'arbusti, con le entrate esposte a sud. Questi rifugi sono sempre caratterizzati da un oggetto (albero, muro ecc...) ben visibile che costituisce il punto di riferimento o azimut.

 


ALIMENTAZIONE

La mascella e la mandibola non sono saldate anteriormente tra loro, ma connesse da un legamento molto elastico: ciò permette ai serpenti di ingoiare prede di grandi dimensioni. La ghiandola del veleno è una ghiandola labiale superiore trasformata. Il veleno, che ha la funzione di uccidere la preda e prepararla alla digestione, è spremuto verso il canale della zanna dai muscoli compressori. Le vipere, a differenza dei colubri che in genere ricercano e inseguono la preda, cacciano all'agguato. Appena la preda è a tiro, la mordono fulmineamente e poi di regola la lasciano. Dopo pochi secondi la vipera aziona il suo organo olfattivo dilatando la bocca. Servendosi della lingua, capta gli stimoli chimici scatenati attraverso il pelo della preda sotto l'azione del veleno e li analizza con il suo organo olfattivo. Così ritrova e segue il percorso della preda, che poi ingoia dal capo.


 

RIPRODUZIONE

Le vipere sono ovovivipare e si riproducono ogni 1-4 anni a seconda delle condizioni bioclimatiche dei loro habitat.
La media dei neonati è di 6 - 8 per specie. I piccoli, totalmente indipendenti dai genitori, mutano pelle nelle prime 24 ore dalla nascita e subito cercano un ricovero per l'inverno, senza alimentarsi. La loro mortalità per cause climatiche è del 20-50%.


 

CURIOSITA'

Le vipere non sono aggressive e non attaccano mai l'uomo se non vengono disturbate o calpestate: il loro morso, inferto con due lunghe zanne superiori cunicolate, è rapidamente letale per i piccoli vertebrati di cui abitualmente si nutrono, ma per l'uomo  non è così pericoloso come si è sempre creduto.