Faraone in egiziano significa
"grande casa", usato in origine per designare il palazzo reale.
L'uso di questo termine riferito alla persona del re si affermò con la
XXII dinastia.
Il faraone era adorato come un dio:
infatti era considerato figlio del dio Sole Ra e in vita identificato
con Horus, leggendario sovrano d'Egitto.
Al faraone erano attribuite numerose facoltà: era l'intermediario tra
il mondo degli dei e quello degli uomini e riuniva nella sua persona sia
i poteri civili sia quelli militari.
Tra i faraoni più importanti si ricordano Ramesse II, Akhenaton e, per
la gran copia di ritrovamenti funerari,Tutankhamon.
Ramesse II,
Faraone egizio della XIX dinastia, durante i primi anni di regno cercò
di riconquistare i territori in Africa e in Asia Minore.
La più importante battaglia venne combattuta nel 1284 a.C. presso Qadesh,
nel nord della Siria; poiché nessuno dei due eserciti ottenne una vittoria
definitiva, venne firmato un trattato che sanciva la spartizione dei territori
contesi e la conclusione di un matrimonio tra Ramesse e la figlia del
re ittita.
Nei successivi anni di regno Ramesse si dedicò alla costruzione di grandiose
opere, quali il tempio di Abu Simbel, l'edificio funerario di Tebe e il
completamento della sala ipostila del tempio di Ammone a Karnak.
Molti furono i faraoni di questo periodo storico, ricco di avvenimenti,
ma i più importanti furono: Ramesse II, Akhenaton e Tutankhamon.
Akhenaton fu un faraone della XVIII dinastia del Nuovo
Regno, che si fece nominare così per dare una svolta alla sua
vita, ma il suo vero nome fu Amenofi IV.
A lui è attribuita una rivoluzione in campo religioso, perché abolì il
culto del dio Ammone e assunse il nome del dio Aton, cioè il dio Sole,
identificandosi in lui.
Dopo aver imposto il culto di questa
divinità, il faraone trasferì la capitale da Tebe ad Akhetaton, che divenne
il centro del nuovo culto.
La riforma religiosa di Amenofi ebbe conseguenze sull'arte egizia, che
passò da una forma rituale stilizzata a una rappresentazione di carattere
più naturalistico, e sulla letteratura religiosa, che conobbe un nuovo
sviluppo. Il fiorire di questa nuova cultura tuttavia ebbe fine con la
morte del faraone.
Tutankhamon, il suo successore, riportò la capitale a Tebe, ripristinò
il culto di Amon-Ra e riabilitò tutti i suoi sacerdoti, reintegrandoli
nelle antiche cariche.
Il suo regno durò appena 8 anni e la sua scomparsa ha del misterioso.
Venne sepolto nella Valle dei Re, la necropoli reale dell'Alto Egitto.
Il ritrovamento della sua tomba, assieme alle sue ricchezze inestimabili,
risale al 1922 ad opera di Carter.
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